domenica 6 novembre 2011

DIARIO DI UN ARCHITETTO | La risposta all’infiltrato


Ho deciso di rispondere a un mio amico che nel suo blog aveva criticato aspramente la figura dell’Architetto, ecco invece le definizioni esatte:
  • L’Architetto sviluppa le forme, cerca di creare una armonia visiva e farla conciliare con la funzionalità
  • A certi Architetti piace F.O.GEHRY, vorrebbero capire come progetta, come riesce a mettere insieme quelle forme, e considerano il GUGGENHEIM di Bilbao la più alta espressione di questo mistero
  • L’Architetto considera il CALCESTRUZZO (la parola cemento è per gli ignoranti) un buon compromesso tra solidità e funzionalità, ma ancor di più l’architetto odierno ama la leggerezza e per questo se ne frega dei segni dei casseri (certo in determinate occasioni possono essere elemento “decorativo” senza spesa)
  • È decisamente vero che l’Architetto ha una formazione SCIENTIFICA, al più artistica o geometra. Chi ha fatto il classico va sempre bene per scrivere relazioni (e Marco ne è una prova)
  • Per la formazione universitaria che riceve l’Architetto, non è abituato a considerare tutti i problemi tecnici del caso, ma dato che possiede una volontà propria si cerca da solo le soluzioni sui libri
  • L’Architetto studia la Storia dell’Architettura con passione, incantato da come gli antichi progettassero e costruissero manufatti grandiosi e stupendi senza le nostre tecnologie, e con che stile!
  • L’Architetto studia le date e i nomi a memoria a volte controvoglia perché non tutto piace, e come ben si sa “de gustibus non disputandum est”!
  • L’Architetto sa che Vitruvio era romano e scrisse il trattato De Architettura, lo sa perché lo studia in più corsi, se non lo sa è perchè non è un’Architetto
  • L’Architetto ritiene che il Neoclassicismo non sia stato il periodo migliore per l’Architettura ma ammira comunque le opere di Canova e di Jaques-Louis David, e rispetta le opinioni di Winckelmann e Piranesi, anche se forse non sono il miglior modo per porsi di fronte alla realtà
  • L’Architetto è tenuto, per la sua formazione professionale, ad ampliare le sue conoscenze, per questo passa del tempo in sala riviste a scoprire i metodi di Architetti affermati e capaci, le pensiline son problemi secondari
  • L’Architetto che è capace di schizzare lo fa per sviluppare velocemente un’idea che ha in testa, in modo tale da poterla esporre
  • L’Architetto ha la fortuna e la possibilità di creare edifici non convenzionali
  • L’Architetto sa che il computer è il mezzo migliore per arrivare a definire un progetto con la miglior precisione possibile e un buon compromesso di tempo, altrimenti utilizzerebbe ancora il tecnigrafo
  • L’Architetto pensa che l’EXPO 2015 sia una buona opportunità per Milano di alzare il proprio livello architettonico, ma anche un pericolo, per i pescecani della speculazione edilizia
  • L’Architetto è sempre più figura completa ed è tenuto ad essere PROJECT MANAGER perché è importante assumersi le responsabilità col cliente e rispettare costi e tempi
  • L’Architetto sopporta l’ingegnere e ne ha un po’ compassione, considera l’URBANISTA solo una estensione di se
  • L’Architetto se ne ha la possibilità cerca di dare un ordine alle cose e pensa che un viale alberato sia più bello di una strada al fianco della quale crescano alberi a caso
  • L’Architetto guarda la natura e pensa cosa sia possibile fare per viverci meglio, perché l’Architetto aborra l’anarchia
  • L’Architetto rimane estasiato da certe bellezze che ammira in giro per il globo e vorrebbe poter viaggiare tutta la vita per poter continuare a vederle
  • L’Architetto cerca di mettere se stesso in ogni cosa che fa
  • L’Architetto spera che un giorno farà un progetto talmente bello da finire sulle pagine di una rivista di Architettura
  • L’Architetto oggi ha molto da imparare perché l’università gli insegna poco ma col tempo diventerà la figura importante e responsabile che deve essere.

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